OTTIMI RISULTATI DEI VACCINI: CROLLO DI INFEZIONI, RICOVERI E MORTE
La campagna vaccinale contro il Covid-19 in Italia è stata avviata il 27 dicembre 2020.
Ad oggi, i vaccini autorizzati da EMA e AIFA sono:
- Comirnaty (Pfizer-BioNtech): prima somministrazioneà 27/12/2020
- COVID-19 Vaccine Moderna (Moderna): prima somministrazioneà 14/01/2021
- VaxZevria (AstraZeneca): prima somministrazioneà 01/02/2021
- COVID-19 Vaccine Janssen (Johnson&Johnson): prima somministrazioneà 22/04/2021
A distanza di circa cinque mesi dalla prima somministrazione del vaccino Comirnaty (Pfizer-BioNtech), l’Istituto Superiore di Sanità ha redatto il primo report di analisi congiunta dell’anagrafe nazionale vaccini e dei casi di infezione da SARS-CoV-2 notificati alla sorveglianza nazionale integrata COVID-19, da cui abbiamo estrapolato tutte le informazioni contenute in questo articolo.
COME SONO STATI RACCOLTI I DATI DELL’ANALISI ISS (Figura 1)
Il report riporta i dati riguardanti le persone a cui è stata somministrata almeno una dose di uno dei tre vaccini approvati e distribuiti in Italia prima del 4 aprile 2021.
L’analisi è stata condotta su 7.370.008 persone (popolazione in studio), di queste:
- Il 65% ha ricevuto almeno una dose del vaccino Comirnaty
- Il 29% la prima dose del vaccino VaxZevria
- Il 6% almeno una dose del vaccino Moderna
- Il 97% ha completato il ciclo vaccinale con Comirnaty
- Il 91% ha completato il ciclo vaccinale con Moderna
- Nessuno ha completato il ciclo vaccinale con Vaxzevria
Nella valutazione dei tassi di incidenza di diagnosi per periodo bisogna tener conto della diversa circolazione del virus nella popolazione e della composizione della popolazione vaccinata determinata dalle categorie prioritarie definite nel Piano vaccini.
COSA DIMOSTRANO I DATI
L’analisi ha evidenziato che il rischio di infezione da SARS-CoV-2, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Dopo i 35 giorni si osserva una stabilizzazione della riduzione che è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso.
Questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone in diverse fasce di età.
-80% rischio di diagnosi (Figura 2)
In tutti i periodi considerati (fino al 4 aprile 2021) si osserva che, in tutte le categorie, si registra una riduzione dell’incidenza all’aumentare del tempo dalla somministrazione della prima dose. Nelle prime due settimane successive alla prima dose di qualsiasi vaccino, l’incidenza di diagnosi diminuisce e si riduce nel periodo superiore a 15 giorni dalla prima dose.
-90% rischio di ricovero (Figura 3)
Tale riduzione risulta ancora più evidente se si considera la gravità nei 30 giorni successivi alla diagnosi. Il rischio di ricovero, infatti, diminuisce drasticamente nelle prime due settimane dalla prima dose fino a calare del 90% nei 35 giorni successivi.
-95% rischio di decesso (Figura 4)
Andamento analogo si registra per il rischio di decesso: il rischio diminuisce e si riduce nel periodo superiore a 15 giorni dalla prima dose di qualsiasi vaccino.
LA SITUAZIONE IN ITALIA (Figura 5)
La campagna vaccinale anti-Covid è iniziata in Italia a fine dicembre 2020, ad oggi, 21 maggio 2021, il totale delle persone immunizzate ammonta a 9.500.113, ovvero il 16,03% della popolazione.
Fonti
https://www.governo.it/it/cscovid19/report-vaccini/
https://www.epicentro.iss.it/vaccini/covid-19-report-valutazione-vaccinazione